Peppino Impastato e la lotta alla mafia, nel racconto del fratello Giovanni

La testimonianza per il Festival di Filosofia di Benevento


“La mafia? È cambiata tantissimo. Non è più quella di 45 anni fa, oggi si parla di borghesia mafiosa”. E’ una testimonianza lucida e toccante quella di Giovanni Impastato, il fratello di Peppino assassinato dalla mafia per le sue denunce contro cosa nostra, protagonista al Festival di Filosofia di Benevento. Un ricordo denso e sincero restituito agli studenti, al Teatro San Marco, e tra le pagine del libro “Mio fratello, tutta una vita con Peppino”, recentemente dato alle stampe.

“Era impegnato nelle battaglie pacifiste, per la difesa del territorio, nella lotta contro le ingiustizie. Quello di Peppino non è solo un messaggio di impegno civile, sociale e di lotta alla mafia – ha spiegato Giovanni – ma un messaggio educativo soprattutto per le giovani generazioni. Una delle cose più importanti è stato operare una grande rottura, storica e culturale non solo nel contesto sociale ma soprattutto all’interno della propria famiglia, una famiglia di origine mafiosa”.

Ne ricorda le tante passioni e inquadra la sua capacità di infondere “fiducia e speranza” con un linguaggio che definisce “attuale, nuovo e snello”. “E’ forse per questo – riflette – che è così vicino alle giovani generazioni”.
Racconta l’esperienza della “Casa memoria” a Cinisi, il percorso dei cento passi i luoghi della vita e purtroppo della morte dimostrando il rigore dell’eredità raccolta e la forza di diffondere il messaggio lasciato dal fratello, continuando nel contrasto alle mafie.

Quindi la testimonianza di Simmaco Perillo Presidente della cooperativa sociale “Al di là dei sogni” e del consorzio NCO-Nuova Cooperazione Organizzata nata per “promuovere la legalità con la creazione di una filiera sostenibile volta a restituire dignità alle persone svantaggiate”. “Facciamo un pacco alla camorra” ne è l’esperienza più nota, un pacco di prodotti del territorio nati dal lavoro di persone svantaggiate e su terre confiscate alla criminalità.

“Temi sempre attuali nel nostro festival” ha commentato la presidente dell’Associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia”, Carmela D’Aronzo.
Domani l’appuntamento ospiterà invece la lectio magistralis della scrittrice Dacia Maraini sul tema: “Donne e libertà: una rivoluzione ancora incompiuta”, alle 15 al teatro San Marco.

Fonte: https://www.ottopagine.it/bn/attualita/318946/peppino-impastato-e-la-lotta-alla-mafia-nel-racconto-del-fratello-giovanni.shtml

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