Zygmunt Bauman

Biografia

Bauman nacque a Poznań, nell’allora Seconda Repubblica di Polonia, nel 1925 in una famiglia ebraica aschenazita. Allo scoppio della seconda guerra mondiale nel settembre del 1939, in cui il Paese si ritrovò diviso tra la Germania nazista da una parte e l’Unione Sovietica dall’altra, Bauman riparò con la famiglia nella zona sott’occupazione dell’Armata Rossa, in maniera tale da sfuggire ai rastrellamenti nazisti.

Durante lo svolgimento della guerra, decise di partecipare attivamente alle operazioni belliche in corso e perciò s’arruolò in un’unità militare sovietica, per poi svolgere, dalla fine del conflitto al 1948, alcune mansioni operative per lo spionaggio militare sovietico; la natura, come tanto l’entità, di questa sua collaborazione però restano a tutt’oggi ignote, così come le circostanze esatte in cui fu interrotta.[2] Nel dopoguerra, incominciò a studiare sociologia presso l’Università di Varsavia, dove insegnavano Stanisław Ossowski e Julian Hochfeld. Durante una permanenza di studio alla London School of Economics, preparò la sua maggiore dissertazione sul laburismo britannico e le dinamiche intrinseche dei relativi movimenti operai e sindacali, che fu pubblicata nel 1959.

Da laureato ed abilitato, Bauman collaborò con numerose riviste specializzate, tra cui la popolare Socjologia na co dzień (“La Sociologia di tutti i giorni”, del 1964), che raggiungeva un pubblico più vasto del circuito accademico tradizionale. Fu inizialmente un seguace del marxismo-leninismo, ideologia ufficiale dei vari paesi del Blocco Orientale, che però giunse poi a rivisitare radicalmente – ed infine ad abbandonare – a seguito della scoperta critica del pensiero di Antonio Gramsci e del sociologo neokantiano Georg Simmel. Durante poi il periodo della destalinizzazione[3], divenne uno strenuo detrattore del regime politico vigente nel proprio Paese. Egli continuò comunque, fino alla fine dei suoi giorni, a dichiarasi un socialista di stampo marxista[4].

Nel marzo del 1968, il rimontare incessante dell’antisemitismo tra i vari livelli della società polacca, utilizzato anche nella lotta politica interna, spinse molti ebrei polacchi a emigrare all’estero; tra questi, molti intellettuali distaccatisi dal regime. Bauman, che aveva perso la sua cattedra all’Università di Varsavia, fu uno di questi. Emigrò dunque dapprima in Israele, per andare a insegnare all’Università di Tel Aviv, ed in seguito accettò una cattedra di sociologia presso l’Università di Leeds, dove dal 1971 al 1990 è stato professore. Dal 1971 ha quasi sempre scritto in lingua inglese.

Sul finire degli anni ottanta, si è guadagnato una fama internazionale grazie ai suoi studi riguardanti la connessione tra la cultura della modernità e il totalitarismo, in particolar modo sul nazismo e l’Olocausto. Ha infine ottenuto anche la cittadinanza britannica. È morto il 9 gennaio 2017, all’età di 91 anni, nella città di Leeds, dove viveva ed insegnava in pianta stabile da parecchio tempo.

Zygmunt Bauman ha partecipato ai seguenti festival:

.1° Festival con la lectio “online and offline”

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