Michela Marzano
Biografia
Nipote del giurista Arturo Marzano, che lei scoprirà soltanto in età matura essere stato un fascista della prima ora, ha studiato all’Università di Pisa e alla Scuola normale superiore. Dopo aver conseguito il perfezionamento in Filosofia alla Normale e in Bioetica alla Università degli Studi di Roma “La Sapienza”[3] è diventata docente all’Università di Parigi V: René Descartes, dove insegna tuttora. Ha diretto il Dipartimento di scienze sociali della Sorbona, prima di diventare deputata per il Partito Democratico. Autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica, ha curato il Dictionnaire du corps (PUF, 2007).
Si occupa di filosofia morale e politica e, in particolar modo, del posto che occupa al giorno d’oggi l’essere umano, in quanto essere carnale. L’analisi della fragilità della condizione umana rappresenta il punto di partenza delle sue ricerche e delle sue riflessioni filosofiche.
Nel 2014 ha vinto il premio letterario Bancarella con il volume L’amore è tutto. È tutto ciò che so dell’amore edito da UTET.[4][5]
Nel 2022 è stata insignita del Premio Supermondello per il romanzo Stirpe e vergogna.[6]
Fonte: Michela Marzano – Wikipedia