Gherardo Colombo

Biografia

Dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrive all’Università Cattolica del Sacro Cuore, presso la quale si laurea in giurisprudenza nel 1969 discutendo la tesi con il prof. Franco Cordero. Nel 1974 – dopo aver lavorato per la RAS come supervisore – entra in magistratura e, dal 1975 al 1978[3], opera in qualità di giudice nelle udienze della VII sezione penale della Corte di Milano.

Dal 1978 al 1989 è giudice istruttore e, nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio Ambrosoli, in particolare nel corso delle indagini sul falso rapimento Sindona[4], assieme al suo collega Giuliano Turone, dispose la perquisizione domiciliare di tutti i recapiti noti di Licio Gelli[5], “maestro venerabile” della loggia massonica P2. L’operazione si svolse il 17 marzo 1981 sia nella villa Wanda ad Arezzo, di proprietà di Gelli, sia in un suo recapito occulto, annotato in un’agendina sequestrata a Sindona poco tempo prima: un ufficio messo a sua disposizione a Castiglion Fibocchi, provincia di Arezzo, dalla ditta Giole del gruppo Lebole. La perquisizione ebbe un risultato clamoroso solo in quest’ultimo ufficio, dove portò alla scoperta della lista di quasi mille iscritti alla loggia P2, nonché di 33 buste sigillate contenenti la documentazione inerente a operazioni di enorme rilievo nazionale gestite dalla loggia segreta attraverso percorsi non trasparenti ed eludendo ogni controllo istituzionale e di opinione pubblica.

Dal 1987 al 1989 fa parte della commissione che esamina i materiali riguardanti importanti processi contro il crimine organizzato[6]; l’analisi di tali procedimenti è situata all’interno della riforma del Codice di procedura penale da parte del Ministero di grazia e giustizia. Dal 1987 al 1990 partecipa in qualità di osservatore – per conto della Società Internazionale di Difesa Sociale – alla commissione di esperti per la cooperazione internazionale nella ricerca e nella confisca dei profitti illeciti.

Dal 1989 al 1992 è consulente per la Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia, e nel 1993 è consulente per la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia. Dal 1989 è pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Milano. Fondamentale il suo contributo alle indagini e ai processi nell’ambito dell’operazione Mani pulite.

Nel marzo del 2005 è stato nominato Consigliere presso la Corte di cassazione. A metà febbraio del 2007, in casuale coincidenza dello scadere del 15º anno dall’inizio dell’inchiesta Mani pulite, comunica le sue dimissioni da magistrato con lettera al Consiglio Superiore della Magistratura e al Ministero della giustizia[7]. Da allora si impegna nell’educazione alla legalità nelle scuole, attraverso incontri con studenti di tutta Italia, e proprio per tale attività ha ricevuto il Premio Nazionale Cultura della Pace 2008[8][9].

Nel settembre 2009 viene nominato presidente della casa editrice Garzanti Libri[10]. È membro Onorario del Comitato Scientifico d’Onore della Fondazione Rachelina Ambrosini. Il 24 ottobre 2010 fonda, insieme ad alcuni amici, l’associazione Sulleregole (www.sulleregole.it), che opera gratuitamente nel settore dell’educazione alla legalità, nella diffusione della conoscenza della Costituzione italiana, nel volontariato nelle carceri, nella formazione degli insegnanti. Il 5 luglio 2012 viene eletto nel CDA della Rai su indicazione di associazioni della società civile, cui il Partito Democratico aveva affidato la scelta[2]. L’elezione è avvenuta da parte della commissione di vigilanza Rai. Cessa l’incarico nell’agosto 2015.

È membro del comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi e dell’Advisory Board di Transparency International Italia. È volontario ATS presso il III raggio della Casa Circondariale San Vittore di Milano. È Coordinatore del Comitato per la legalità, la trasparenza e l’efficienza della pubblica amministrazione del Comune di Milano. È presidente o membro di alcuni Organismi di vigilanza. È presidente dell’ente pubblico Cassa delle Ammende. È testimonial dell’Associazione Ancora ONLUS per la cura e il sollievo dei malati e delle loro famiglie. Nel 2016 riceve il Premio Passaggi, assegnato da Passaggi Festival a personalità che si sono distinte per l’attività di saggistica o per la loro figura morale.

Nell’aprile 2020 entra a far parte della commissione di inchiesta del comune di Milano sulle morti sospette nel Pio Albergo Trivulzio legate all’emergenza Coronavirus.[11] Ha fondato la Ong: Resq People Saving People.

L’11 maggio 2022 a Palazzo Marino, a Milano, è stato insignito del Premio Campione, il riconoscimento dei City Angels, per il suo impegno sociale con Resq People e per la sua opera a favore della divulgazione dei valori della legalità e della Costituzione italiana.

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