Carlo Galli

Nel 1972 si laurea in filosofia con Felice Battaglia, presso l’Università di Bologna, dove inizia la propria carriera accademica divenendo nel 1978 assistente ordinario di Storia delle dottrine politiche. Dal 1983 al 1999 è professore associato di Storia del pensiero politico contemporaneo presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, e poi fino al 2003 è professore di Storia delle dottrine politiche e preside della facoltà di Scienze Politiche – sede di Forlì.[1] Dal 2004 è professore ordinario presso il Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna.

Dal 1985 al 1990 è stato nella redazione della rivista il Mulino, e dal 2006 al 2009 ha fatto parte della direzione. Nel 1987 è stato fra i fondatori della rivista Filosofia politica, della quale è direttore. Dal 2006 al 2012 è stato presidente del consiglio editoriale della casa editrice il Mulino. Dal 2008 al 2012 è stato presidente della classe di Scienze Morali dell’Accademia delle Scienze di Bologna. Dal 2009 al 2022 è stato presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. Ha ideato e dirige numerose collane scientifiche presso editori come ad esempio il Mulino e Laterza. Ha partecipato a convegni e seminari in diverse Università europee, statunitensi e sudamericane. Ha diretto l’Enciclopedia del pensiero politico (Roma – Bari, Laterza, 2000, II ed. 2005). Collabora con periodici culturali e politici in Italia e all’estero, ed è editorialista politico per alcuni dei più importanti quotidiani nazionali. Dal 2018 fa parte del Comitato direttivo dell’Associazione di cultura e politica “il Mulino”.

Interprete del pensiero politico moderno e contemporaneo, nei suoi studi si è confrontato con gli autori seminali e terminali della modernità, pubblicando volumi e saggi – tradotti nelle principali lingue europee – su MachiavelliHobbes, sui controrivoluzionari cattolici, su WeberSchmittArendtStraussVoegelinLöwith e sulla Scuola di Francoforte. Di JüngerSchmitt e Vitoria ha anche tradotto e curato numerosi testi. La sua ricerca lo ha condotto, inoltre, a indagare le categorie filosofiche e politiche moderne nella loro trasformazione storico-concettuale in rapporto alle svolte di rilevanza epocale per la storia contemporanea, con una particolare attenzione alle differenze specifiche e alle novità dell’era globale. Si è, pertanto, dedicato ad una serie di ricerche su alcuni concetti-chiave della moderna razionalità politica (autorità, rappresentanza, tecnica, Stato, guerra, etica, natura, politica, paura, totalitarismo, modernità, globalizzazione, multiculturalismo, destra/sinistra, democrazia, teologia politica).

Alla sua professione di studioso del pensiero politico ha affiancato negli ultimi anni e nel solco di un sempre più vivace impegno politico, un’importante attività intellettuale identificata dal filo rosso che lega le sue ultime opere (Perché ancora destra e sinistraIl disagio della democraziaI riluttantiSinistraAbbiccì della cronaca politicaItinerario nelle crisiDemocrazia senza popolo) alla sua produzione di editorialista e pubblicista, e che – muovendo dalla tensione fra una ricerca dell’origine degli apparati categoriali della modernità e i dettagli messi a fuoco per decifrare criticamente il presente – costituiscono le tappe di un complesso e articolato percorso di riflessione sulla politica

 

©2022 Associazione Culturale Filosofica “Stregati da Sophia” – C.F.92064250621  |  Progetto digitale @ICT-Labs05